Berlinale 75, assegnati gli Orsi finali, oro alla Norvegia con Dreams, Sex Love. L’Italia non aveva film in concorso, menzione speciale per Canone Effimero dei fratelli De Serio

                                                                  di Flaminia Bussotti

c Ali Ghandtschi/Berlinale 2008

c diego Castro/Berlinale 2025

Berlino – Va alla Norvegia l’Orso d’oro della 75ma Berlinale 75 per il film ‘Dreams’ (Drömmer), Sesso e Amore del regista norvegese Dag Johan Haugerud. È una storia di inclusione e diversità come vuole la miglior tradizione del Festival del Cinema di Berlino: queer coming of age. Una ragazza di 17 anni, Johanne, si innamora follemente della sua insegnante di  francese e poiché è dotata di un talento letterario straordinario mette per iscritto con dovizia di particolari le sue fantasie erotiche, i turbamenti e le proiezioni sessuali. Il risultato è un tomo di 95 pagine che finisce per essere scoperto dalla madre e la nonna, suscitando nelle due donne prima sdegno per le confessioni proibite, ma poi ammirazione per l’abilità letteraria della figlia e nipote. Madre e nonna, di generazioni diverse, reagiscono in modo diverso e cominciano a loro volta a scavare nei loro ricordi amorosi, i successi, i fallimenti, le occasioni irrealizzate. Fra realtà e rimembranze, allo spettatore restano alla fine molte domande senza risposta: dove è il confine fra fatti realmente accaduti e fantasie? Che è successo veramente fra Johanne e la professoressa? Tutto lecito o invece abusi?Il film di Haugerud fa parte di una trilogia assieme ai film Sex e Love. In Italia arriva nelle sale a marzo con Wanted Cinema.

c Alexander Janetzko/Berlinale 2025

L’Orso d’argento Gran Premio della Giuria, presieduta giuria presieduta dal regista americano Todd Haynes, è stato assegnato a ‘The Blue Trail’ del brasiliano Gabriel Mascaro. È la storia di una piccola città dell’Amazzonia dove gli anziani sono costretti a trasferirsi in una colonia perché sono considerati un peso per la comunità e inutili.

c Richard Hübner/Berlinale 2025 (Il regista venezuelano Iván Fund)

Al regista venezuelano Iván Fund è andato l’Orso d’argento premio della giuria per ‘The Message’. Film in bianco e nero che racconta un viaggio in auto per la campagna argentina di una ragazza con capacità di medium, in grado di stabilire una connessione magica tra gli uomini e gli animali.

L’Orso d’argento per la migliore regia è andato invece al cinese Huo Meng per ‘Living the Land’. Il film racconta i rivolgimenti di un paese in continua evoluzione. La narrazione parte dall’anno 1991 ed è aperta dalla voce fuori campo di un bambino. 

c Alexander Janetzko/Berlinale 2025 (Il regista cinese Huo Meng)

Gli Orsi per i migliori attori protagonisti sono andati all’australiana Rose Byrne per ‘If I had Legs I’d kick you’, nei panni di una madre di mezza età sull’orlo di una crisi di nervi, e a Andrew Scott che in ‘Blue Moon’ di Richard Linklater interpreta la parte del compositore Richard Rodgers, autore di musical di successo a Broadway con il paroliere Larry Hart.

c Richard Hübner/Berlinale 2025 (Migliore attirce Rose Byrne)

c Richard Hübner/Berlinale 2025 (Migliore attore Andrew Scott)

Il film del regista romeno Radu Jude, vincitore nel 2021 un Orso d’Oro con ‘Bad Luck Banging o Loony Porn’, ottiene un Orso per la migliore sceneggiatura di ’ Kontinental 25’, girato con un iPhone 15. È una storia di miseria e degrado che solleva interrogativi sull’umanità e le disuguaglianze nella società. La vita di Ion, un barbone di Cluj, capoluogo della Transilvania, che si arrangia chiedendo l’elemosina o un lavoro e riceve rifiuti e insulti, precipita quando l’alloggio di fortuna, una cantina dove trova rifugio per dormire, deve essere sgombrato per fare posto a un albergo turistico. La ‘sentenza’ arriva attraverso l’ufficiale giudiziario, Orsolya, una donna benestante che, suo malgrado e con molti sensi di colpa, deve costringerlo a sfrattare. Gli concede qualche minuto per raccogliere le sue scartoffie e quando ritorna può solo constatare che Ion si è impiccato brutalmente, legandosi con un cavo al termosifone e strattonando il corpo fino a morire. Per la donna scoppia un tumulto di sensi di colpa e angoscia, interrogativi sulla coscienza e la morale. La sua crisi è accompagnata anche dalla recita di un Padre Nostro per il perdono, una sbronza, e un’avventura di sesso con un giovane studente appassionato di filosofia orientale e zen.

c Richard Hübner/Berlinale 2025 (Regista Radu Jude, Orso sceneggiatura)

La 75ma edizione della Berlinale, la prima dopo molto tempo senza nessun film italiano in concorso, era la prima della nuova direttrice artistica, l’americana Tricia Tuttle, ex direttrice del London Film Festival, succeduta all’italiano Carlo Chatrian accompagnato fino all’anno scorso dalla co-direttrice olandese, Mariette Rissenbeek.

 

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