Salisburgo rossa, eredi Stalin? Macché, i comunisti nella città di Mozart sono piuttosto dei verdi radicali

IL FOGLIO 6 Maggio 2023

Neutrali, ambientalisti, nostalgici regio-imperiali, antinuclearisti, fanatici del Bio & Green, e ora gli austriaci sono anche comunisti? I risultati alle recenti elezioni a Salisburgo, con una straordinaria affermazione del Partito comunista, lo farebbero pensare, anche se si tratta di comunisti molto speciali, piuttosto Continua a leggere

Riccardo Muti, la mia vita e la musica. Intervista Die Zeit

DIE ZEIT 22 Settembre 2022

Intervista a quattro mani a Riccardo Muti per Die Zeit a firma del direttore del settimanale tedesco, Giovanni di Lorenzo, e mia. Due ore di conversazione a Salisburgo con un maestro effervescente e in forma strepitosa nonostante un concerto massacrante poche ore prima al Grosses Festspielhaus.

Vedi Articolo DIE ZEIT 22.9.2022 (frontpage)

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L’ INTERVISTA: Muti a Salisburgo, ora storica per Festival più importante mondo

IL MESSAGGERO 7 Luglio 2017

L’INTERVISTA Salisburgo Un’ora storica per il Festival della musica più importante del mondo: dopo essere di fatto scomparsa dal cartellone, Aida è tornata a Salisburgo con una squadra da sogno guidata dal maestro Muti sul podio dei Wiener Philharmoniker Continua a leggere

Un allestimento asciutto con un cast stellare

IL MESSAGGERO 7 Luglio 2017

Salisburgo I fan dei blockbusters saranno delusi, per tutti gli altri, gli amanti di Verdi, una Sternstunde, un grande momento della lirica: niente elefanti e piramidi alla prima di Aida ieri sera a Salisburgo con la bacchetta demiurgica di Riccardo Muti Continua a leggere

Intervista regista Shirin Neshat: Così Muti mi ha messo all’opera

Aida applausi dopo prima. Shirin Neshat, Riccardo Muti e cast.

IL MESSAGGERO 5 Agosto 2017

L’ INTERVISTA Salisburgo È la regista dell’ opera più attesa al Festival, Aida con un cast stellare e Riccardo Muti sul podio: Shirin Neshat, visual artist iraniana, esule in America dall’arrivo dei Mullah in Iran. È alla sua prima opera e lo confessa con una innocenza che fa capire perché

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Le metamorfosi di Mozart al Festival di Salisburgo

IL MESSAGGERO 29 Luglio 2017

LIRICA SALISBURGO Mozart reloaded a Salisburgo: una rilettura de La Clemenza di Titolo, ultima opera scritta di corsa contro il tempo e la morte dal geniale compositore salisburghese, in cartellone in apertura del Festival firmata dal congeniale duo Teodor Currentzis e Peter Sellars: Continua a leggere

Salisburgo: intervista Helga Rabl-Stadler, lady di ferro al comando Festival

IL MESSAGGERO 20 Agosto 2016

Salisburgo – Da 21 anni alla guida di Salisburgo, con riconferma scontata fino al 2020 quando il Festival compie 100 anni. A 68 anni, Helga Rabl-Stadler – carriera politica alle spalle, modi squisiti e sempre elegantissima – porta l’età con leggerezza e orgoglio. Il Festival più importante del mondo lo governa col sorriso sulle labbra e pugno di ferro. Austriaca per forma e protocollo, salisburghese di nascita, l’Italia nel cuore: giorni fa l’ambasciatore italiano le ha conferito l’onorificenza di ‘Grande Ufficiale dell’ordine della Stella d’Italia’ e nel ringraziare lei ha confessato il suo legame “genetico” con l’Italia essendo nata il 2 giugno 1948, assieme alla Costituzione. Continua a leggere

Festival di Salisburgo 2017: basta trilogia Mozart, si entra nell’era moderna

IL MESSAGGERO 29 Agosto 2016

Berlino – Dopo 41 giorni, 192 rappresentazioni e il pieno al botteghino, il Festival di Salisburgo si avvia alla fine (il 31) ma già si solleva, in forma di anticipazioni, il sipario sulla prossima edizione che si annuncia come una mezza rivoluzione con un programma decisamente innovativo.

Quest’anno tre nuove produzioni di opere in cartellone, fra cui la prima assoluta dell’inglese Thomas Ades, The Exterminating Angel, ispirata al film di Luis Bunuel, che ha attirato il maggior consenso della critica. Le altre produzioni erano L’Amore di Danae di Richard Strauss – allestimento opulento con ori e colori fantasmagorici del lettone Alvis Hermanis, con il soprano Krassimira Stoyanova e Franz Welser-Möst sul podio dei Wiener Philharmoniker – e il Faust di Gounod con regia cerebrale minimalista dell’austriaco Reinhard von der Thannen (Piotr Beczala e Ildar Abdrazakov nei panni di Faust e Mefistofele e Maria Agresta in quelli di Margherita). Riproposta anche la trilogia Da Ponte-Mozart (Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte) con la regia rinfrescata di Eric-Sven Bechtolf, il regista e attore tedesco era al suo ultimo anno di sovrintendente del Festival: gli succede nel 2017 Markus Hinterhäuser Continua a leggere