IL MESSAGGERO 29 Agosto 2016
Berlino – Dopo 41 giorni, 192 rappresentazioni e il pieno al botteghino, il Festival di Salisburgo si avvia alla fine (il 31) ma già si solleva, in forma di anticipazioni, il sipario sulla prossima edizione che si annuncia come una mezza rivoluzione con un programma decisamente innovativo.
Quest’anno tre nuove produzioni di opere in cartellone, fra cui la prima assoluta dell’inglese Thomas Ades, The Exterminating Angel, ispirata al film di Luis Bunuel, che ha attirato il maggior consenso della critica. Le altre produzioni erano L’Amore di Danae di Richard Strauss – allestimento opulento con ori e colori fantasmagorici del lettone Alvis Hermanis, con il soprano Krassimira Stoyanova e Franz Welser-Möst sul podio dei Wiener Philharmoniker – e il Faust di Gounod con regia cerebrale minimalista dell’austriaco Reinhard von der Thannen (Piotr Beczala e Ildar Abdrazakov nei panni di Faust e Mefistofele e Maria Agresta in quelli di Margherita). Riproposta anche la trilogia Da Ponte-Mozart (Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte) con la regia rinfrescata di Eric-Sven Bechtolf, il regista e attore tedesco era al suo ultimo anno di sovrintendente del Festival: gli succede nel 2017 Markus Hinterhäuser Continua a leggere →